Mattarella parla delle vittime della strada nel discorso di fine anno. Pallotti, Ciaramella e Ronzullo: «Finalmente le istituzioni ci ascoltano, ora bisogna passare all’azione»

COMUNICATO STAMPA DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA ODV

Mattarella parla delle vittime della strada nel discorso di fine anno. Pallotti, Ciaramella e Ronzullo: «Finalmente le istituzioni ci ascoltano, ora bisogna passare all’azione»

«Ringraziamo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per avere ricordato, durante il suo discorso di fine anno, le tragedie che ogni giorno si consumano sulle strade italiane. Ci auguriamo che Parlamento e Governo si diano subito da fare per porre le basi affinché questa strage venga fermata e che i magistrati applichino le norme della legge sull’omicidio stradale, mandando in carcere i responsabili e impartendo pene severe a chi, magari ubriaco o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, uccide qualcuno sulla strada». A parlare sono Alberto Pallotti e Biagio Ciaramella, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada ODV e dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ODV, ed Elena Ronzullo, presidente dell’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada ODV.                                                                                                                                                                                                  Il 31 dicembre, durante il suo discorso di fine anno, il presidente Mattarella ha detto: «Parlando dei giovani vorrei per un momento rivolgermi direttamente a loro: siamo tutti colpiti dalla tragedia dei tanti morti sulle strade. Troppi ragazzi perdono la vita di notte per incidenti d’auto, a causa della velocità, della leggerezza, del consumo di alcol o di stupefacenti. Quando guidate avete nelle vostre mani la vostra vita e quella degli altri. Non distruggetela per un momento di imprudenza. Non cancellate il vostro futuro». Qui il link per vedere il video: https://www.facebook.com/watch/?v=659301895948795

Parole che hanno subito avuto una vasta risonanza in Italia e che hanno colpito i cuori dei genitori dei tanti ragazzi italiani che hanno perso la vita sull’asfalto. Ma sono anche parole che arrivano dopo che, a metà del dicembre scorso, le tre associazioni avevano inviato al Presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, una lettera in cui chiedevano un incontro ufficiale per confrontarsi sul tema della sicurezza stradale.                                                                                                                                                                                «In Italia, ogni giorno, dodici persone perdono la vita sulle strade. È una strage che non può passare inosservata e che è il motivo delle nostre presenze nei processi, dove siamo vicini alle famiglie delle vittime e ricopriamo il ruolo di parti civili», avevano scritto le tre associazioni, «da anni ci impegniamo per garantire sostegno alle famiglie straziate dal dolore, combattendo nel nome della giustizia per chi non c’è più. Ancora oggi assistiamo a sentenze che infliggono condanne davvero irrisorie per chi uccide sulle strade italiane. I responsabili, poi, assistiti dai loro avvocati presentano e ottengono richieste di patteggiamento e di rito abbreviato. È una vergogna assoluta che merita la dovuta attenzione. Diminuire il numero delle vittime di omicidio stradale è possibile solo se si rendono le strade sicure, se si dispongono controlli costanti e se si comminano pene esemplari, dando prova concreta della mano forte del Governo italiano».

«Finalmente qualcosa si sta muovendo», dicono Pallotti, Ciaramella e Ronzullo, «ne avevamo avuto sentore già a novembre, durante la Giornata mondiale per le vittime della strada. In quella occasione, a spendere parole per i familiari delle vittime erano stati Papa Francesco, il Capo dello Stato Mattarella e anche il premier Giorgia Meloni. Ora questo nuovo messaggio, che ci fa capire che la nostra lettera non è passata inosservata. Ma le parole, per quanto importanti, non bastano. Ora chiediamo a tutte le istituzioni di passare all’azione: aiutateci a fermare questa strage, a garantire giustizia alle famiglie. Non vogliamo più vedere genitori condannati all’ergastolo del dolore e i responsabili degli incidenti liberi di rimettersi subito al volante e magari uccidere ancora. È arrivato il momento di agire. Noi ci siamo, continueremo ad aiutare e sostenere le famiglie e ci mettiamo fin da subito a disposizione delle istituzioni per un confronto che ci auguriamo possa essere rapido e costruttivo».

 

 

Per info:

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Biagio Ciaramella, cell. 330 443 441

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