Il Ministro Salvini a Portici, pensiero ai papà ed alle mamme delle vittime della strada: “Necessarie sanzioni severe”
PORTICI. Nel pomeriggio di lunedì 8 aprile, il vicepresidente del consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha illustrato i progetti inclusi in “L’Italia dei Sì 2023-2032 – Progetti e grandi opere in Italia”, presso il Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa, in Portici.
Nell’occasione, Salvini ha affrontato il tema della sicurezza stradale, avendo incontrato – come si apprende su “Il Sole 24 ore” (https://stream24.ilsole24ore.com/…/carabinieri…/AFC9DJQD) -, “alcuni familiari delle vittime della strada che hanno perso i loro figli”, auspicando che il codice della strada sia approvato entro l’estate. Porterà più controlli, più rigore, più serietà, e spero meno morti e meno incidenti”. Il ministro ha voluto precisare che con il nuovo codice della strada, c’è volontà di combattere “l’utilizzo di qualsiasi droga prevedendo il blocco della macchina e il ritiro della patente, senza sé e senza giustificazioni. Prevediamo sanzioni più severe per chi abbandona animali, per chi usa il telefonino, chi eccede in velocità. Certo il buon senso non possiamo prevederlo per decreto, non possiamo prevedere per decreto se una madre, stando ai primi controlli, beve, si droga, poi si mette al volante rischiando di uccidere sé stessa e poi uccidendo delle persone. Cercheremo di spiegare fin dai banchi della prima elementare cosa si rischia quando ci si mette alla guida di una macchina o di un motorino, non potendolo fare. Ma sono contento perché dopo 30 anni dal vecchio codice della strada riportiamo un po’ di ordine e buon senso sulle strade italiane. Se ti metti al volante in condizioni indecenti ne paghi le conseguenze”.
Severino Nappi, Capogruppo della Lega in Consiglio Reg. Campania e Coordinatore della Città Metropolitana di Napoli, ha espresso un suo parere sul nuovo codice della strada in corso di approvazione: “Basta con chi si rende autore di una strage che va fermata con regole più stringenti, realmente efficaci, che non ammettano alcuna forma di scusante e di alibi. Il nuovo Codice della Strada, a firma del Ministro e Vicepremier Matteo Salvini, è l’unico modo per fermare dei veri e propri criminali, perché agisce con la necessaria prevenzione e con la repressione adeguata, con pene severe da scontare in carcere, con il contrasto con ogni mezzo, di chi si mette alla guida ubriaco, sotto effetto di stupefacenti, di chi non ha il minimo rispetto per la vita umana. Chi fa uso di alcol e droghe, chi non si attiene alle norme, va reso inoffensivo e bisogna farlo in tempo. Nessuno sconto. Lo dobbiamo alle vittime della strada, alle loro famiglie, ai loro genitori, a tutti noi. Lo dobbiamo in particolare alle mamme e ai papà, a chi come l’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada – Odv, chiede giustizia per chi non è tornato più a casa”.
In platea erano presenti Elena Ronzullo, Presidente dell’associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada Odv, e Rosa di Bernardo, vicepresidente dell’associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada Odv. È stata una giornata stupenda e tante cose importanti sono state dette, oltre a progetti in essere che miglioreranno la viabilità nazionale – affermano all’unisono le due componenti associative -. È stato un onore donare al ministro il libro ‘Strada Assassina – Sette Storie Vere’ e siamo stati davvero colpiti dai suoi complimenti e dalle menzioni anche nel corso delle interviste. Il nuovo codice della strada inquadra, più duramente, il reato di omicidio stradale, di cui si macchia chi si mette alla guida ubriaco, sotto effetti di droghe o distratto. Ci auspichiamo sia l’inizio di una collaborazione fattiva con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’apertura di Salvini ci lascia ben sperare. Lo ringraziamo per l’opportunità concessaci”.
Biagio Ciaramella, in qualità di vicepresidente dell’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada Odv, ha posto l’accento sull’importanza del decreto su cui sta lavorando Matteo Salvini: “Sono trascorsi 32 anni dall’approvazione dell’ultimo codice della strada, eppure tanti governi si sono avvicendati al timone. Nessuno aveva mai realmente lavorato sull’argomento; è per tale motivo che facciamo appello a tutti i partiti, di qualsiasi orientamento politico, affinché si giunga finalmente al tanto atteso, dai familiari delle vittime della Strada, Nuovo Codice della Strada. Ammiriamo il lavoro svolto finora dal Ministro, ma sono necessari ulteriori controlli sui territori, con i rispettivi finanziamenti per le forze dell’ordine da impiegare. La morte dei due carabinieri a Salerno, ci fa capire che, purtroppo, il mancato rispetto del codice della strada causa ancora quella mattanza che ci ha condannati all’ergastolo del dolore. Un’intera generazione, dagli 11 ai 29 anni, sta scomparendo sul manto stradale, diminuendo anche il tasso di natalità nazionale. Non possiamo restare indifferenti”.