Giornata mondiale vittime della strada, Biagio Ciaramella (A.I.F.V.S. Aversa ed Agro aversano): “Vorremmo capire che fine hanno fatto i fondi dell’articolo 208 negli ultimi 5 anni”
AVERSA. Anche nel 2018 la città maggiormente attiva per la sicurezza stradale in Campania si dimostra Aversa. Il prossimo 18 novembre, giorno in cui ricade la terza domenica del mese, verrà rispettata la “giornata mondiale per tutte la vittime della strada” per la quale si muove in prima linea l’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada (A.M.C.V.S.) – Onlus, presieduta da Elena Ronzullo.
Una ricorrenza che è diventata legge lo scorso 30 gennaio, a seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (numero 21 del 26/172018) che segue il decreto legislativo n.227/2017. Una legge che favorisce la promozione di iniziative utili a migliorare la sicurezza stradale, con particolare attenzione alle informazioni utili da fornire agli utenti della strada. Nello specifico, si pone l’accento sui più giovani e sulle conseguenze che possono scaturire da un comportamento non congruo alle condotte rispettose del codice stradale. La normativa prevede, inoltre, attivismo nelle scuole di ogni ordine e grado, con l’organizzazione di cerimonie, convegni e altri incontri pubblici con la partecipazione delle componenti delle forze armate, di sanitari, nonché delle associazioni e degli organismi operanti nel settore.
Una prevenzione che trova fondamento nei dati resi noti dall’Aci-Istat. Stando alle statistiche riportate dall’opinionista Antonio Coppola sulle pagine de “Il Roma”, le vittime della strada sono aumentate di otto punti percentuali rispetto ai dati forniti l’anno precedente. Cifre che si oppongono al concetto di avanguardia automobilistico promosso dai più grandi marchi internazionali. Ciò che pare evidente, invece, è che la sicurezza, prima di tutto, risiede nella mente e nel rispetto costante delle regole della strada; dinanzi a questo concetto a nulla valgono le sperimentazioni sulla guida automatica e sulla “smart road”. Piuttosto, ciò che preoccupa è il ruolo occupato, nei decessi, dagli smartphones, dalle segnaletiche stradali assenti, dalle numerosissime buche e dal buio immancabile che caratterizza la viabilità italiana. Il raggiungimento del dimezzamento del numero di morti annuali, auspicato per il 2020 dall’Unione Europea, sembra un miraggio.
“Sono ormai anni che ribadiamo concetti di cui l’opinione pubblica sembra accorgersi in modo serio solo in questa fase storica – dice il responsabile della sede A.I.V.F.S. Aversa ed Agro aversano, Biagio Ciaramella -. I comuni della nostra area geografica devono spiegare agli organi competenti come hanno reinvestito, negli ultimi 5 anni, i proventi derivanti dall’articolo 208”.