Giornale mondiale per vittime della strada, Alberto Pallotti (A.I.F.V.S.): “Minuto di silenzio per famiglie trafitte dal dolore”
ROMA. “L’associazione italiana familiari e vittime della strada si stringe a tutte le vittime, in questa settimana di ricordo”. A parlare è il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus, Alberto Pallotti, che, in una nota stampa, ha voluto sottolineare l’importanza un evento simile perchè “ci porta a riflettere sulla tematica più grave e drammatica dei paesi industrializzati, ovvero la strage stradale”.
“Domenica 18 si celebrerà la prima giornata nazionale, approvata ufficialmente nel 2017, a fronte di una vera e propria guerra, silenziosa, che si protrae nella scarsa attenzione generale. La prevenzione, la repressione, la punizione dei colpevoli sembrano non bastare – afferma -.
La legge dell’omicidio stradale, che ci ha portato ad essere lo stato, che ha la legislazione più efficiente del mondo, dimostra che serve molto di più per cambiare la mentalità. Serve la certezza della pena, processi più attenti e veloci.
Possiamo avere le leggi più severe del mondo – sottolinea Pallotti -, ma se i processi sono così lenti da mandare tutto in prescrizione, oppure se i patteggiamenti continuano ad essere il modo per evitare il carcere ai colpevoli, lo sforzo legislativo è vanificato. Il codice della strada è del 1992, ormai inadeguato. Fino ad oggi, nessuna forza politica, sia passata che presente, ha mai voluto metterci mano. E’ una lotta molto difficile e serve la collaborazione di tutti.
Attori del cinema, calciatori, personaggi famosi, persone comuni: la strage non fa distinzioni e può colpire chiunque, in qualsiasi momento. L’inciviltà sulla strada è ancora elevata – continua -, la cultura della fretta e la mancanza di rispetto per la vita altrui sembrano avere radici profonde, che vanno estirpate. La cattiva progettazione e gestione delle strade provoca stragi, è necessaria maggiore attenzione ai collaudi ed alle infrastrutture.
La tragedia del Ponte Morandi – si legge – è il simbolo di un altro anno nero sulle nostre strade: chiediamo a tutti un momento di raccoglimento, spegnendo le luci della propria casa, negozio, ufficio pubblico, nella giornata di domenica 18 novembre, dalle 18 alle 18:01. Un minuto simbolico, anche un messaggio di risparmio energetico; un piccolo gesto per far capire che si sta pensando alla strage stradale e agli enormi danni che sta provocando. Un minuto in memoria delle vittime del Ponte Morandi, ma anche di tutte le altre vittime della strada.
La voce dei cittadini e’ la più importante, il popolo è la parte fondamentale di uno stato. Aiutateci a far sentire la nostra voce con un gesto semplice – conclude – , ma molto importante”.